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« La scrittura e la memoria del sé che cambia »

ex iscritto
16:39   02/11/2007
Sono contento di aver trovato questo forum, in cui sono contenute categorie ed argomenti molto interessanti e che offrono un punto di riferimento per piacevoli conversazioni telematiche. Da più di 6 anni raccolgo in un quaderno le mie impressioni e le citazioni di altri riguardo alla vita e qualsiasi altra cosa che sia riconducibile all’argomento che più mi appassiona: la conoscenza del sé interiore. Questo quaderno è diventato la mia memoria e il mio interlocutore preferito. Mi piace sfogliarne di tanto in tanto le pagine e vedere le mie idee cambiare nel tempo; oppure meditare più volte su un pensiero o addirittura un intero capitolo trascritto da un romanzo, un saggio o un brevissimo un articolo di giornale che, in un certo momento della mia vita, mi era sembrato molto significativo; altre volte, invece, mi vedo costretto a constatare come certe realtà persistono nel tempo e a mutare è soltanto il nome, ma non il concetto, o peggio ancora, il pregiudizio che si accompagna ad esse. Non so spiegarmi il perché io abbia cominciato un giorno a mettere insieme, in modo disordinato, tante pagine sugli argomenti più disparati. Una sera consideravo che gli alberi sono simili a poesie d’amore che la terra scrive al cielo. Gli uomini invece li abbattono e ne fanno carta per scriverci il vuoto d’amore che si portano dentro.

Un caro saluto

A. sorriso (DasLeuchtendeZepter)
autore anonimo
21:14   02/11/2007
Wow...

Gli alberi nascono come poesia e come tale spesso muoiono.

Io amo scrivere, ma non lo faccio mai. Sono l'uomo dei conflitti: mentre desidero fortemente che resti una traccia delle mie emozioni, allo stesso tempo la paura che questo le immobilizzi mi impedisce di fissarle.

Esiste solo un modo per me: l'anonimato di un forum, dove posso scrivere senza possedere materialmente le mie parole (come succede con un pezzo di carta, o al limite su un file di mio possesso). Un trucco assurdo che inganna la mia mente, come se potessi negare a me stesso di essere io ad aver scritto.
ex iscritto
18:46   08/11/2007
Anche io trovo che un forum virtuale sia una dimensione unica, incorporea, e che l’anonimato che molte volte lo caratterizza sia una porta che ci conduce ad esprimerci liberamente, lasciando che la nostra parte più autentica possa venire alla luce. Come hai detto giustamente, qui è facile ingannare la mente nostra e quella altrui, operando una sorta di scissione della persona quando facciamo il log in. Solo qui, e non altrove, siamo liberi di osservare e di osservarci. E chi può dire con certezza che quelle parole sullo schermo siano davvero le nostre? Manca la prova tangibile, quella che si tocca con mano, del nostro passaggio. E ciò che scriviamo nel forum può anche non piacerci, sebbene sia vero. Ma che cosa importa? Lo accettiamo lo stesso. Forse, anzi sicuramente l’ha scritto qualcun altro al posto nostro e magari per questo possiamo mostrare una maggiore indulgenza, quell’indulgenza che normalmente non mostriamo con l’umanità di fuori, quell'umanità del mondo che si tocca con mano, intenta a rotolare per le strade senza senso del ridicolo e dell’ ipocrisia, che si trascina dietro i sogni delle pubblicità e dei falsi miti di progresso.

Un caro saluto.

DasLeuchtendeZepter
ex iscritto
13:25   20/09/2013
Cioè?